Sono scrittore in lingua italiana: quanto devo litigare con i consulenti editoriali ‒ anzi gli “editor” ‒ che senza nemmeno consultarmi mi correggono nebulizzatore in spray, tassì in taxi, o mi bocciano le parole che vanno oltre le cinquecento del lettore medio (che chiamo “mèdiocre”). Quello che pratico io lo chiamo ecologia linguistica, nel senso che la lingua ‒ e i dialetti ‒, […]