Natura, un viaggio alla scoperta del radicato rapporto con la letteratura
L’uomo, la letteratura e la Natura. Un viaggio tra secoli, pagine di libri e una rinnovata attenzione per la terra che ci ospita. In ambito letterario il legame tra l’uomo e la Natura è da rintracciare in un momento storico lontano nel tempo, ossia a prima che l’uomo iniziasse a produrre e creare, impiegando la fantasia e l’ingegno, come spiega il professore Lawrence Buell di Harvard nei suoi studi sull’ecocentrismo. Questa materia si occupa in modo interdisciplinare dello studio dell’ambiente e della produzione letteraria. E’ cioè uno studio con cui si illustrano le preoccupazioni ambientali esaminando i differenti modi in cui la letteratura ne parla.
Fin da quando abbiamo avuto la possibilità di scrivere, l’interesse nei confronti di questo stretto rapporto è stato centrale in molte opere. Sono un esempio la tradizione classica e quindi miti e poemi, la filosofia antica e la centralità dei 4 elementi della Natura, la nuova simbologia derivante dal Cristianesimo, l’arrivo nel Nuovo Mondo e il complesso rapporto degli indigeni con la terra. Ma ancora, il recupero della razionalità classica nei secoli più vicini ad oggi, l’intimo legame tra l’io e la natura circostante nel Romanticismo e non per ultima la visione malinconica, fredda e disincanta del rapporto Natura-uomo nella produzione letteraria del ‘900. In questo mese abbiamo sentito la necessità di trattare questo delicato tema, cercando di raccontare di alcune delle molte, moltissime connessioni tra il mondo letterario e la Natura.
La natura è ciò che vediamo
Una poesia di Emily Dickinson recita “Natura è ciò che vediamo […] / la nostra saggezza è impotente / di fronte alla sua semplicità”. L’autrice ha avuto un forte legame con la Natura, il suo erbario ne è una chiara prova ma le molte poesie scritte durante il corso della sua vita sono la vera testimonianza. Gli elementi della terra sono simbolici e intimi; riflessioni che nei componimenti lirici della scrittrice fanno della Natura una presenza costante. Nell’articolo di Isabella Amicuzi, oltre alla lirica, si legge della vita dell’autrice e della sua crescita spirituale nel periodo del ritiro in solitudine.
Stefano Mancuso e il suo modello costituzionale per la comunità dei viventi
Stefano Mancuso, botanico, saggista e accademico italiano, nel suo libro La Nazione delle Piante, spinge il lettore a riflettere. C’è bisogno di avere una collettività consapevole che sia pronta a lasciarsi alle spalle la visione antropocentrica del mondo per fare spazio al mondo dei viventi. Non si tratta solo di animali ma di piante e di quello che ci circonda nella sua interezza, perché tutto ciò è Natura. L’approfondimento di Giulia Lunerti illustra questo curioso e particolare testo che si articola in una linea guida con cui riuscire a vivere il nostro pianeta in modo rispettoso.
Un piccolo fiore come il ranuncolo
Hunger Games è una saga e una serie tv appartenente al genere distopico, che ha appassionato lettori di ogni età. Ma sapevate che i dettagli, come sempre d’altronde, sono più che importanti in quest’opera? L’autrice non ha lasciato nulla al caso e così i piccoli dettagli, come un delicato ranuncolo, sono diventati motivo di studio sotto diversi punti di vista. Ad esempio nel momento in cui ci si approccia a questo testo per tradurlo sono sicuramente molte le riflessioni e le considerazioni su cui doversi soffermare. Arianna Taddeo nel suo articolo approfondisce in modo particolare una delle questioni traduttive relative al testo. Come si dice in inglese ranuncolo? Ma soprattutto cosa si nasconde dietro la scelta di questo fiore e quindi di questa parola?
Salgari e le tigri di Mompracem
La nota opera di Salgari, Le Tigri di Mompracem, riporta in modo chiaro e tangibile le immagini della natura selvaggia in cui Sandokan e gli altri protagonisti vivono avventure incredibili. La lettura di questo testo è un invito al sogno; si giunge nel fitto di foreste pluviali indo-malesi, si incontrano animali feroci e si vive attraverso le sensazioni e le emozioni dei pirati. Sara Bassetti per l’uscita di questo mese, in cui abbiamo voluto dare spazio alla Natura e il suo legame con la letteratura, ha deciso di raccontare l’affascinante mondo scritto da Salgari.
Tolkien, la Natura e i paesaggi di luoghi incantati
Nell’opera letteraria che narra le avventure della Compagnia dell’Anello e di Bilbo ne Lo Hobbit, J.R.R. Tolkien fa della Natura una vera protagonista. Luca Bellomo approfondisce l’interessante contrapposizione tra il concetto di locus amoenus e locus terribilis in questi testi fondanti del genere fantasy. Non c’è solo da soffermarsi sulla bellezza delle descrizioni dei paesaggi ma bisogna andare in profondità e riconoscere così la centralità della Natura per questo autore.
Calvino, l’inquinamento luminoso e.. Luna e GNAC
Egle Santonocito scrive di Italo Calvino e della raccolta Marcovaldo, in cui l’autore affronta il tema dell’inquinamento luminoso. Non vi sono riferimenti precisi sul luogo di cui parla l’autore ma ciò che si conosce sono le storie ambientate in una città industrializzata. grattacieli, traffico, rumore e ciminiere. Quali sono i danni provocati dall’inquinamento luminoso? Cosa sappiamo a riguardo e soprattutto, cosa facciamo per contrastarlo?
Un mese dedicato alla Natura un mese in cui riflettere insieme. Sul sito trovate però molti altri articoli, recensioni, interviste e approfondimenti sempre volti a raccontare del fantastico mondo dei libri. Un invito a leggere, un regalo da concedersi!
Bibliografia:
- Buell, Lawrence. L’immaginazione ambientale: Thoreau, Nature Writing e la formazione della cultura americana . Cambridge, Massachusetts e Londra, Inghilterra: Harvard University Press, 1995.
- Buell, Lawrence. Scrivere per un mondo in via di estinzione: letteratura, cultura e ambiente negli Stati Uniti e oltre . Cambridge, Massachusetts e Londra, Inghilterra: The Belknap Press della Harvard University Press, 2001.
Inchino alla natura