Privacy Policy Malinverno di Domenico Dara- Recensione - The Serendipity Periodical Malinverno
Malinverno di Domenico Dara- Recensione

Malinverno di Domenico Dara- Recensione

Il triste odore delle cose perdute

Qualunque amante dei libri conosce questa sensazione: il profumo della carta dei libri nuovi che vengono scartati a settembre per andare a scuola. I lettori sono avidi di quel profumo. La carta è una linfa vitale, una brezza di ricordi che sonda la memoria e porta in posti lontani. Questo è successo nella città di Timpamara, paesaggio nel quale è ambientato Malinverno di Domenico Dara edito Feltrinelli. Qualcuno in tempi remoti ha costruito una cartiera e le pagine di ogni libro volano di tanto in tanto sulle teste dei passanti che avidi le acchiappano. Il paese si popola di personaggi ed i nascituri prendono i loro nomi per riportare in vita la Storia.

Malinverno di Domenico Dara- Credits ibs.it

Una trama insolita– Malinverno

Astolfo Malinverno, zoppo fin dalla nascita, è il bibliotecario di Timpamara. Ben presto inizia a prendersi cura anche del cimitero del paese come custode. Giorno dopo giorno, alla ricerca di storie silenti, si aggira per le tombe finchè non si imbatte in una lapide anonima che raggifura solo una graziosa donna. Inizia a sognarla, a fantasticare su di lei e le dà il nome di Emma come la protagonista di Madame Bovary. Un giorno però accade un fatto strano. Una bellissima donna molto somigliante ad Emma compare al cimitero. Astolfo è convinto che sia lei.

Fantasia e realtà

Astolfo Malinverno ha sempre vissuto preferendo i libri alle persone. Ha vissuto tutta la vita immaginando gli scenari dei suoi romanzi preferiti adattandoli alla relatà. All’arrivo della ragazza sogno e realtà diventano tutt’uno. Il nome Astolfo deriva proprio dall’Orlando Furioso, un romanzo cinquecentesco in cui la dimensione del fantastico e del reale si mescolano per raccontare di uomini che rincorrono i propri sogni e desideri. All’arrivo della ragazza, Emma di Madame Bovary prende vita e palesa il fatto che Astolfo è vittima della sua immaginazione proveniente dall’infinità dei romanzi letti.

Orlando Furioso- Credits www.meer.com

Una compagna inaspettata

Come una musica triste che avvolge tutto, compare la morte. Avvertita come una carezza dolce e triste allo stesso tempo. Una compagna con la quale bisogna imparare a convivere. Un’ombra nascosta ovunque: nelle cose perdute, nelle cose mai avute. È nell’amore che non abbiamo ricevuto e in quello che ci è stato strappato troppo presto. È nei sospiri di una donna di fronte a una lapide, nelle cuffie di un uomo che cerca di percepire storie dimenticate. Malinverno, custode di anime scomparse, percepisce a pieno l’essenza della morte. Non ha paura di affrontare il lutto, al contrario è affascinato e stregato dalla magica incompiutezza di ciò che scompare.

L’autore di Malinverno

Domenico Dara nasce a Catanzaro nel 1971. Si laurea a Pisa con una tesi su Cesare Pavese. Ha esordito nella narrativa nel 2014 con Breve trattato sulle coincidenze, finalista al Premio Italo Calvino, vincitore del Premio città di Como sezione Esordienti e del Premio Leonida Repaci. Ha pubblicato due romanzi Appunti di meccanica celeste e Malinverno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto