Privacy Policy Il fumetto, le regole della traduzione - The Serendipity Periodical
Il fumetto, le regole della traduzione

Il fumetto, le regole della traduzione

Il fumetto come tipo di testo per tutti

Il fumetto è quel testo accessibile a tutti, semplice da seguire per un pubblico poco avvezzo ai significati nascosti, e leggero grazie alle illustrazioni che danno contesto quando l’immaginazione da sola non arriva. Ovviamente non tutti i fumetti nascono nella lingua di chi li legge, ed è per questo che i traduttori devono essere preparati ad approcciarsi a un genere così particolare che presenta i suoi intoppi traduttori.

La traduzione vincolata del fumetto

Leggere un fumetto è un po’ come guardare un cartone animato, ed è per questo che ci sono alcune regole precise quando ci si approccia alla traduzione dei fumetti, trattandoli quasi come se fossero dei prodotti audiovisivi. Se da una parte infatti, manca la stringa sonora tipica del cartone o del film, il primo problema da affrontare quando si traduce un fumetto è legato alla vignetta: il traduttore è vincolato all’immagine che vede, alla storia non verbale che la tavola da tradurre racconta. Le immagini di un fumetto non possono essere modificate, è la traduzione che si deve adattare. Il traduttore deve decidere, come per ogni testo, se optare per un approccio Target Oriented o Source Oriented, in modo da dare la sua “fedeltà” attesto di partenza o al prodotto finale presentato all’audience del paese per cui traduce.

Il fumetto, le regole della traduzione
Il fumetto, le regole della traduzione

Traduzione del fumetto che si muove su due livelli

La traduzione del fumetto deve considerare l’incontro del testo scritto, quello nella nuvoletta, con il codice fisico, il disegno. La traduzione è vincolata, come detto in precedenza, all’azione del disegno, ma non solo, anche alla dimensione della nuvoletta, che potrebbe non essere sufficientemente spaziosa per il testo che necessita nella lingua di arrivo. Come si può muovere il traduttore in questo caso? Sicuramente adottando la manipolazione testuale e l’adattamento, invece della traduzione. Questa modalità di traduzione consiste nel riportare il messaggio, in modo coerente, su tutta la striscia del fumetto e non sulla singola immagine. Il testo viene “spalmato” in tutta la striscia in modo che per il traduttore ci sia un po’ più di libertà per far rientrare il senso della storia all’interno della scena considerata.

La questione della localizzazione

Ciò che è importante tenere a mente è che tradurre la lingua in un prodotto come il fumetto non è sufficiente. Il fumetto è un mondo pieno di contesti, riferimenti culturali, giochi di parole, humor, e riportarli nella lingua target così come arrivano dalla source, fa in modo che il testo perda tantissimo del suo sottotesto. è fondamentale che il traduttore faccia delle scelte traduttrive efficaci, ma soprattutto, che localizzi. Localizzare significa “dare luogo”. In termini traduttori è quel processo successivo all traduzione Target Oriented, dove il traduttore rielabora e ricrea i testi mantenendo il loro senso originale, ma riscrivendoli nel modo più vicino alla lingua di arrivo.

Il testo localizzato è spesso un testo con una finalità di mercato. Ed è quindi fondamentale che generi empatia, che stimoli l vicinanza del lettore il quale deve sentirsi compreso e trasportato nella realtà della striscia che sta leggendo, al punto di non doversi mai interrogare su “cosa avranno cercato di dire”, perchè il prodotto della localizzazione risulta chiaro al punto da non dover mai ritrovarsi a spiegare alcuni processi socio-culturali altrimenti incomprensibili per il pubblico medio

Il fumetto, le regole della traduzione
Il fumetto, le regole della traduzione

Le onomatopee

Un bravo traduttore dovrà essere i grado di esprimere attraverso le parole tradotte dei suoi personaggi, i loro stati d’animo, creare un’atmosfera, una verità e perchè no, raccontare anche una psicologia del personaggio.

Ultimo elemento stimolante per un traduttore di fumetti è legato alle onomatopee, le espressioni che rappresentano suoni. Nel fumetto non sono pronunciate, ma appaiono come suoni di contorno. A differenza di quello che si potrebbe pensare, i suoni non sono tutti uguali, l’abilità della localizzazione si rivede anche in questo passaggio. Il traduttore deve infatti sapere quando è opportuno usare “toctoc” invece di “knock knock” per indicare qualcuno che bussa alla porta, così come deve conoscere l’universalità del “bang” della pistola. Discorso analogo si può fare con i versi degli animali, che cambiano in base alla lingua di arrivo.

Sitografia


https://www.aniti.it/tradurre-i-fumetti-tra-i-compiti-piu-difficili-per-un-traduttore/https://www.zavalacomicmagazine.com/tradurre-i-fumetti/

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