Corto Maltese ritorna con una nuova avventura, Oceano Nero, edito Cong – arrembaggi e colpi di scena in scenari esotici e non più così lontani nel tempo
Oceano Nero è un fumetto in cui Corto Maltese è protagonista assoluto di una nuova avventura in giro per il mondo. La Cong, la società che detiene i diritti di tutta l’opera di Hugo Pratt, pubblica contemporaneamente in Italia e in Francia questa nuova versione di Corto Maltese. Corto, “marinaio-pirata sarcastico e gallonato” come lo definì Stefano Cristante, appare in Oceano Nero più giovane, più dinamico e sicuramente più moderno. Attraverso un seducente utilizzo del bianco e nero, arricchito da profonde sfumature di grigi, la nuova versione del Maltese di Vivès e Quenehen è contemporanea. Le immagini e le parole spingono il lettore rapidamente verso la fine del racconto; la tensione è alta e il ritmo incalzante. Tanti i riferimenti letterari e molte le tavole in cui – nella traduzione italiana a cura di Cecilia Gasparini e Marco Steiner – si ritrova lo spirito del Corto Maltese prattiano.
Oceano Nero, di Vivès e Quenehen edito Cong – Nuovi Orizzonti
“Disegno la linea d’orizzonte”, “Sono il dio del vento”, “Sono un pirata”; tre affermazioni di Corto Maltese in Oceano Nero, con cui il lettore può capire che Corto, pur essendo pronto a vivere nuove avventure, è consapevole di se stesso e della sua storia passata. Gli orizzonti aperti prattiani sono ancora più ampi in questa nuova versione del famoso gentiluomo di fortuna. In una chiave moderna e più vicina alla sensibilità del lettore di oggi, l’opera di Vivès e Quenehen racconta comunque di pirati, terre lontane, guerre, viaggi, avventure.
È notte, il cielo è cupo, un’imbarcazione schizza veloce sull’acqua, viene accesa una sigaretta, al timone una figura nota scruta il mare; un arrembaggio al largo, spari nel silenzio della notte e una fuga veloce verso la costa giapponese. Queste le prime tavole di Oceano Nero, opera in cui i colpi di scena sono molti e i riferimenti extratestuali ancora di più. Il teatro Kabuki, la mitologia norrena, le leggende giapponesi, i libri antichi dei conquistadores, Jack Kerouac… Tutto questo insieme alle traversate oceaniche, le donne bellissime, un tesoro da inseguire fanno di Oceano Nero una fresca e stimolante visione di un Corto dei nostri tempi.
Oceano Nero – Sempre un po’ più in là
Un fumetto con protagonista Corto non sarebbe fedele a se stesso se non ci fossero quei numerosi e complessi rimandi letterari ed extratestuali, molto amati da Pratt. Corto Maltese in Oceano Nero si ritrova ancora una volta coinvolto in vicende più grandi di lui, in cui si limita a fare il proprio gioco. Il legame con la letteratura è forte ed è difatti interessante il riferimento alle figure germaniche di Freya e Freyr, giocando così su un parallelismo con il pantheon giapponese; l’accuratezza con cui viene fedelmente riportata l’opera del 1609 di Garcilaso de la Vega, in cui vengono descritte le ricchezze nascoste degli Inca; il riferimento a Kallawaya, lingua amerinda di uso rituale, e a Callawaya, antica miniera boliviana. Gli autori hanno teso i fili di una narrazione che viaggia al di là della fabula e dell’intreccio, dando luogo a stimolanti e profonde riflessioni.
Oceano Nero – immagini e parole in azione
Incredibile come il moderno dinamismo delle vignette, ricreato da Vivès e Quenehen, rimanga fedele allo spirito prattiano: la ricerca per terre e mari di isole e tesori di cui servirsi come motore della narrazione. Il fumetto è per sua natura formato da immagini e parole in sequenza in cui però l’azione è d’importanza centrale. Infatti quest’ultima, come specificano Daniele Barbieri e Boris Battaglia, è il motore del testo con cui si racconta il frutto del bagaglio culturale dell’autore, cui quest’ultimo dà espressione.
In tal senso Oceano Nero rappresenta un momento storico vicino al lettore contemporaneo, in cui ogni riferimento extratestuale è funzionale a comprendere la visione d’insieme dell’opera e la tensione che sottende il testo narrato. Le immagini e le parole delle vignette sono così da interpretare come vero e proprio racconto all’interno del quale si sviluppa una seconda e più profonda narrazione. Questo modo di costruire il fumetto è vicino alla rappresentazione e alla visione prattiana; un intricato sviluppo del racconto con cui stimolare la riflessione su più temi, non dimenticando mai l’importanza del piacere della lettura.
Oceano Nero, pur non rappresentando gabbiani e farfalle protagonisti di vignette mute, è una lettura interessante per coloro che desiderano mettersi in viaggio con Corto ancora una volta, attraversando quella che rimane “la fantasia dorata” di Pratt.
Fonti
- Barbieri Daniele, I linguaggi del fumetto, Bompiani, Milano, 2018.
- Battaglia Boris, Corto sulle rotte del disincanto prattiano, Armillaria, 2017.
- McCloud Scott, Understanding Comics, William Morrow an Imprint of HarperCollins Publishers, New York, 1994.
- archive.org
- redalyc.org
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