Privacy Policy "Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu" recensione - The Serendipity Periodical
"Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu" recensione

“Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu” recensione

“Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu” di Michelangelo Iossa edito HOEPLI

“Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu” è un libro scritto da Michelangelo Iossa, edito HOEPLI. In questo libro, l’autore racconta la vita e la carriera di Rino Gaetano. Grazie anche ad una testimonianza di Renzo Arbore che lo definisce come “un artista fuori ordinanza” e le sue canzoni dense di humor intelligentissimo;e ad un’intervista esclusiva fatta a Sergio Cammariere, che scopre di essere suo cugino solamente nel 1996. Si parla dell’infanzia dell’artista a Crotone, degli anni scolastici a Narni, del Festival di Sanremo, fino al tragico incidente mortale avvenuto in via Nomentana. Nonostante siano passati molti anni dalla sua scomparsa, Rino Gaetano è amato anche dai giovani. Grazie al culto che si è creato intorno alla sua figura e alle sue canzoni.

La vita dell’artista

Il 29 ottobre 1950 nasce a Crotone Salvatore Antonio Gaetano. Tutti lo chiamano “Salvatorino”, ma la sorellina Anna, essendo ancora troppo piccola, non riesce a pronunciare un nome così lungo e decide di ribattezzarlo “Rino”, soprannome che si porterà poi per tutta la vita. La vita del piccolo Rino è fatta di giochi e di corse in bicicletta vissuti nel cuore di Crotone. Trascorre poi parte della sua infanzia a Narni, in provincia di Terni poiché i genitori lo hanno iscritto al seminario della Piccola Opera del Sacro Cuore. I suoi compagni di classe ricordano un “Gaetano” discreto, sognante, un po’ pigro e come quello dell’ultima fila.

"Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu" recensione
“Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu” credits www.unicaradio.it

Le sue canzoni

Nel maggio del 1973 viene pubblicato il primo singolo di Rino GaetanoI Love You, Maryanna, ed è Antonello Venditti a proporre il provino di quel brano, impegnandosi a produrre l’eventuale 45 giri. Marianna è il nome di sua nonna e questo sarà il primo di una lunga serie di nomi femminili della sua carriera, come Gianna, Berta e Aida. Altre canzoni, poi, segneranno la storia come Ma il cielo è sempre più blu che racconta l’Italia, la cronaca e la realtà e Nuntereggaepiù in cui Rino dà voce allo sconforto di un cittadino medio italiano e lo trasforma in un raggae.

Il debutto a Sanremo

Sono le nove di sera del 28 gennaio 1978 e il primo canale della RAI trasmette in diretta e in eurovisione la finale del ventottesimo Festival della Canzone Italiana. Spetta al direttore artistico Vittorio Salvetti annunciare il nome del quarto concorrente: “Rino Gaetano canta Gianna”. Rino indossa un frac e ha “un cilindro per cappello”, il petto della giacca è pieno di medaglie, ha un papillon bianco, delle scarpe da ginnastica Mecap e un ukulele. Gianna è una ragazza libera, una figlia del 1978 che vuole tutto: la politica, l’emancipazione, la lotta sindacale e la crescita sessuale. Il pubblico di Sanremo ascolta per la prima volta la parola “sesso” in una canzone: “La gente si sveste, comincia un mondo / Un mondo diverso, ma fatto di sesso, chi vivrà vedrà”. Poco prima della conclusione del brano, Rino Gaetano prende una delle medaglie che aveva sulla giacca e la regala al direttore d’orchestra e poi ne lancia altre al pubblico. Il brano termina, un inchino alla platea e Gianna entra nel mito.

"Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu"
Rino Gaetano e i Pandemonium

La tragica scomparsa

La notte del 2 giugno 1981 Rino sta guidando la sua auto per rientrare a casa dei suoi genitori, in via Nomentana Nuova 53. Nei pressi dell’incrocio con via Carlo Fea, la sua Volvo 343 sbanda e invade la corsia opposta. L’auto si schianta contro un camion che non riesce ad evitare l’impatto. Nel 1981 la cintura di sicurezza non era obbligatoria e Rino si ritrova con il torace schiacciato sul volante, mentre la sua testa sfonda il parabrezza, frantumandolo. Un’ambulanza lo porta al Policlinico Umberto I, Rino è in uno stato di coma profondo e i medici ne rilevano la morte cerebrale. Alle 6.00 del mattino del 2 giugno 1981 Rino Gaetano muore a soli trent’anni. Il funerale si tiene il 4 giugno alle 11.30 nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, proprio dove si sarebbe dovuto celebrare il suo matrimonio con Amelia un mese dopo. Inizialmente, Rino fu seppellito nel piccolo cimitero di Mentana, ma il 17 ottobre del 1981 viene trasferito al cimitero del Verano.

"Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu"
Via nomentana www.corriere.it

L’autore

Michelangelo Iossa è un giornalista e uno scrittore. Collabora con alcune delle più importanti testate italiane come il Corriere del Mezzogiorno e il Corriere della Sera. Dal 1999 è docente presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e cura due insegnamenti legati al mondo della comunicazione e il Laboratorio di Musicologia. Ha scritto anche altri libri su icone della musica italiana e internazionale come Pino Daniele e Michael Jackson. Nel 2004 ha ricevuto il Premio per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Michelangelo Iossa, credits ph Alessia Fresca – Magazine #3D

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