Jurassic Park – una riflessione
Cosa si può e cosa non si dovrebbe fare. Sono questi i dubbi che emergono dalla lettura del romanzo d’avventura Jurassic Park pubblicato nel 1990 dallo scrittore americano Michael Crichton, scomparso nel 2008. Un romanzo che ha colpito a tal punto il regista Steven Spielberg che, nel 1993, ha deciso di realizzarne un film. Ovviamente, come avviene spesso, ci sono delle differenze tra il romanzo e la pellicola, ma la storia e le tematiche di fondo sono mantenute. Negli ultimi anni sono usciti dei sequel dal titolo “Jurassic World” che ne riprendono l’universo, ripetendo in qualche modo gli stessi errori del passato. Il successo è dovuto al fatto che i dinosauri sono creature preistoriche che affascinano bambini e non solo di tutto il mondo. Inoltre, chi non amerebbe avere la possibilità di far rivivere il passato? Questo è proprio ciò che fa lo scrittore: portare il passato nel presente.
La sfida di Jurassic Park
Michael Crichton ci fa immergere nella Isla Nublar, al largo della Costa Rica. Qui, il sogno dell’imprenditore americano John Hammond ha preso finalmente vita: far rinascere i dinosauri. Ma come si possono controllare degli animali preistorici di cui si conosce così poco a livello comportamentale? E per di più in un’epoca contemporanea dove la vegetazione, il clima ecc. sono cambiati? Può il parco dei divertimenti più all’avanguardia del mondo e dotato delle migliori tecnologie, riuscire a vincere questa sfida? La storia è molto nota, quindi non approfondiremo i dettagli. Presentiamo però i personaggi principali che dovranno affrontare queste creature prestoriche tanto meravigliose quanto pericolose. Oltre al già citato imprenditore Hammond troviamo i suoi due nipotini, Tim, appassionato di dinosauri e Lex, amante del baseball; il rinomato paleontologo Alan Grant e la ricercatrice Ellie Sattler, esperta in paleobotanica; e, infine, l’intrigante matematico dallo stile rock, Ian Malcom.
Atterrati sull’isola per studiare il parco e capire se sia veramente un posto sicuro prima di aprire al pubblico, questi professionisti si ritroveranno a combattere per la propria vita. Ad un primo sguardo, tutto sembra essere perfetto. Le spiegazioni che lo scienziato Henry Wu dà agli studiosi sembrano essere convincenti, la tecnologia utilizzata è tra le migliori al mondo, le strutture sono ben costruite. Poter vedere in carne ed ossa un dinosauro per il professor Grant che ne studia i fossili da quando è giovane, è qualcosa di unico a livello emotivo. Ed è proprio su questo che Hammond conta: lasciar di stucco il mondo intero nell’aver realizzato quello che prima d’ora sembrava impossibile. Lentamente, però, questo sogno ad occhi aperti comincia a sgretolarsi ed iniziano i problemi.
L’ambizione e l’avventura
Abbiamo aperto questo articolo con una frase, ossia cosa si può e cosa non si dovrebbe fare. È bene parlare di questo argomento in un mondo dove l’uomo, spinto dall’ambizione e dalla sete di conoscenza, spera ed immagina di poter fare tutto. La domanda, come la pone il professor Ian Malcom, è se sia giusto poter fare tutto ciò che l’uomo è in grado di fare. Fin da subito, Malcom sottolinea come secondo la teoria del caos, di cui è il portavoce e sostenitore, tutto risulti imprevedibile a causa di minimi cambiamenti che avvengono costantemente nel tempo (semplificandola in pochissime parole).
Quello che interessa veramente agli scienziati sono i risultati. E si concentrano sul problema se possono o meno ottenere qualcosa. Non si fermano mai a chiedersi se devono fare qualcosa. Opportunatamente definiscono tali considerazioni superflue.[1]
La teoria del caos è uno dei fili conduttori di questo romanzo e, d’altronde, si rivelerà più che veritiera dal momento in cui, nonostante la tecnologia ricercata e avanzata del parco, i dinosauri scapperanno al controllo dell’uomo, mettendo in dubbio tutto il lavoro svolto negli anni dal team di Hammond. Il progetto di Jurassic Park era fin dall’inizio destinato a fallire ed è proprio tramite questi eventi che l’azione e l’avventura prendono vita nel corso delle pagine. Dall’incontro col temuto ed enorme Tirannosauro Rex a quello coi famigerati e intelligenti Velociraptor. Insomma, un romanzo da non perdere per chiunque ami lasciarsi cullare dall’avventura e dalla suspense, con altrettante e precise nozioni scientifiche che hanno permesso allo scrittore di dar vita ad uno dei suoi romanzi più celebri (tra i tanti!). Non ci resta che chiederci se a volte, forse, è meglio che l’impossibile resti tale.
[1] Crichton, Michael, Jurassic Park, Milano, Garzanti, 2020, p. 347.