Lies My Teacher Told me – James W. Loewen. Accogliamo settembre con un appunto storico
Settembre è il mese dei ritorni, dell’aria che cambia, della fine delle vacanze della palestra e della dieta. Siamo tutti emozionati per un ritorno a scuola anche ben dopo essere stati studenti, ed è per questo che sebbene per molti gli anni delle scuole siano solo un ricordo, proponiamo per il mese di settembre il tema Back to School. Per la sezione di traduzione abbiamo deciso di tradurre un estratto da Lies My Teacher Told Me, di James W. Loewen, sociologo, storico e autore americano. Lies My Teacher Told Me è una critica ai testi scolastici disponibili per gli studenti americani, che raccontano la storia in maniera imprecisa, omettendo informazioni e mentendo ai lettori circa lo svolgimento di alcuni avvenimenti storici. La critica di Loewen è rivola all’uomo bianco americano che ha evitato di sottolineare la sua azione barbarica nei confronti delle popolazioni soggiogate nel momento della conquista, come accade ad esempio quando si racconta la vicenda di Cristoforo Colombo, o quando si parla della tratta degli schiavi.
Lowen contesta non solo la veridicità dei fatti riportati nei testi scolastici, ma anche il modo in cui i fatti più fedeli appaiano blandi, semplici, come se le conseguenze di alcune incombenze storiche non siano state così gravi.Giudica lo status di eroi a cui sono elevate le figure della storia americana dando involontariamente agli studenti l’impressione che queste figure siano superumani che vivono in un passato irrecuperabile. In altre parole, il metodo della storia come mito insegna agli studenti che i giorni più belli dell’America sono già passati. Ed è questo il motivo principale per cui gli studenti non comprendono la storia. Loewen afferma che l’attenuazione degli scontri e delle tragedie del passato rende la storia noiosa per gli studenti, specialmente per i gruppi esclusi dalle storie positive. E non si parla solo di conquistadores, ma anche di suffragio universale, di tutti i colori della pelle, dei credo e del fattore socioeconomico.
Parliamo di bugie
Analizzando18 testi scolastici, Loewen sottolinea gli avvenimenti raccontati nei libri di storia come fossero delle favole per la buonanotte con un lieto fine tutto bianco, come il colore della pelle dei presunti vincitori a cui è toccato scrivere le pagine di storia. Ad esempio, il presidente Woodrow Wilson è ricordato per i suoi sforzi per unire il mondo in una Società delle Nazioni dopo che gli Stati Uniti entrarono nella prima guerra mondiale. Loewen sostiene che Wilson fosse un “schietto suprematista bianco” che “usò il suo potere … per separare il governo federale”. Anche la guerra del Vietnam è una questione pericolosa per i libri di testo. Facendo luce su fatti come il modo in cui i militari hanno sganciato più bombe in Vietnam che in tutti i teatri della seconda guerra mondiale, Loewen mostra in Lies My Teacher Told Me come gli autori ignorino i conflitti che offuschino l’immagine degli Stati Uniti.
In effetti, Loewen cita osservazioni secondo cui quasi il 25% degli studenti pensa che la guerra del Vietnam sia stata combattuta tra la Corea del Nord e quella del Sud, rivelando una profonda disparità negli standard educativi. Loewen sostiene che uno dei problemi principali con i libri di testo di storia attuali sia l’omissione del razzismo. La schiavitù, in particolare, è stata la forza trainante dietro la definizione di eventi come l’acquisto della Louisiana e la guerra civile. Loewen sottolinea che “finché i libri di testo di storia renderanno invisibile il razzismo bianco, né loro né i loro studenti che li usano saranno in grado di analizzare le relazioni razziali in modo intelligente”. Inoltre, l’affermazione di Loewen, “La storia del benessere per i maschi bianchi benestanti equivale inevitabilmente alla storia del cattivo gusto per tutti gli altri”, sembra essere vera: le minoranze sono costantemente in ritardo rispetto agli studenti bianchi nelle lezioni di storia.
Lies My Teacher Told Me – Traduzione
Extract – pg 3
I libri non usano quasi mai il presente per far luce sul passato. Potrebbero chiedere agli studenti di considerare i ruoli di genere nella società contemporanea per spingerli a riflettere su quello che le donne hanno fatto e non hanno ottenuto durante le lotte per il suffragio universale e nelle lotte più recenti.Potrebbero chiedere agli studenti di preparare i bilanci familiari per le famiglie di un bidello e di un agente di borsa per stimolarli a pensare ai sindacati e alle classi sociali nel passato e nel presente.
Potrebbero, ma non lo fanno.
Il presente non è una fonte di informazioni per gli scrittori di libri di testo di storia.
Al contrario, i libri di testo usano raramente il passato per far luce sul presente. Descrivono il passato come un gioco morale ingenuo. “Sii un buon cittadino” è il messaggio che arriva. “Hai un retaggio di cui andare fieri. Sii tutto ciò che puoi essere. Dopotutto, guarda cosa hanno realizzato gli Stati Uniti.” Anche se non c’è niente di sbagliato nell’ottimismo, può diventare qualcosa di più simile un peso per gli studenti di colore, i figli di genitori della classe operaia, le ragazze che notano una carenza di figure storiche femminili o i membri di qualsiasi gruppo storico che non ha raggiunto il successo socioeconomico.L’approccio ottimistico impedisce agli studenti qualsiasi comprensione del fallimento diversa colpevolizzazione della vittima.
Non c’è da stupirsi che i bambini di colore siano alienati. Anche per i bambini maschi provenienti da famiglie bianche benestanti, il blando ottimismo diventa piuttosto noioso dopo ottocento pagine.
Articolo di
Martina Russo