Intervista a Stefano, 28 anni, studente di Lettere e Filosofia
Come hai vissuto il periodo della didattica e degli esami a distanza?
Le lezioni le ho finite da un po’, quindi mi focalizzo sugli esami. Non essendo molto pratico con la tecnologia, all’inizio mi sono trovato un po’ nel pallone, ma poi quando ho svolto l’esame è andato tutto liscio.
Se potessi scegliere, sceglieresti di fare gli esami online o di tornare all’università?
Sicuramente sceglierei di tornare all’università.
Cosa ne pensi del ritorno in aula con le mascherine?
Credo che sia un piccolo sacrificio temporaneo da compiere per la nostra salute e quella degli altri.
In questo periodo particolare cosa significa per te cominciare un nuovo anno accademico?
Un nuovo anno accademico, quello 2020/2021 dovrebbe essere di stimolo e di speranza per studenti, docenti e tutti coloro che lavorano nel settore della scuola e dell’università. Per me significa riprendere gradualmente la normalità.
In questo periodo ti è mancata la vita universitaria, il rapporto con i colleghi e professori?
Personalmente no, perché non ho legato molto nell’ambiente universitario.
Che influenza ha avuto e continua ad avere l’università nella tua vita?
So che è un percorso fondamentale della mia vita, iniziato con entusiasmo e convinzione e tramutatosi poi in un vero e proprio percorso ad ostacoli. Oggi, questa cosa si fa un po’ sentire, ma sono agli sgoccioli e credo sia inutile mollare a un passo dal traguardo.