Centotrenta anni di Thomas Stearns Eliot.
Il poeta e la sua storia. Centotrenta anni fa nasceva il grande poeta, saggista, drammaturgo e premio Nobel nel 1948, Thomas Stearns Eliot. Egli fu uno dei maggiori innovatori, insieme a W.B Yeats e E. Pound, della poesia mondiale del ‘900, inaugurando un nuovo modo di fare poesia. Il 26 settembre di quest’anno ricorre il 130esimo anniversario della sua nascita. È necessario soffermarsi dapprima sul alcuni elementi biografici dell’autore per avere un quadro chiaro della sua produzione letteraria, in quanto quest’ultima è stata influenzata da eventi e personaggi che ebbero un ruolo centrale nella vita dell’autore.
T. S. Eliot – La vita
Egli nacque a Saint Louis nel Missouri il 26 settembre 1888, dove la sua famiglia si trasferì dall’Inghilterra nel XVII secolo. Inizia a scrivere poesie fin da giovane, pubblicandone alcune nel 1905 sullo Smith Accademy Record. L’anno successivo si iscrive all’Università di Harvard, collaborando con la rivista accademica The Harvard Advocate. Nel 1910 si trasferisce a Parigi, dove ha l’opportunità di conoscere varie personalità di spicco come Jacque Rivière, Alain-Fournier, Jean Verdenal e di frequentare le lezioni di Henri Bergson, che influenzeranno la sua produzione letteraria. Tra il 1910 e il 1911 scrive il poemetto di 131 versi “The Love Song of J. Alfred Prufrock”, edito su Poetry nel 1915.
Tornato a Londra, Eliot conosce colui che
chiamerà in “The Waste Land” “il miglior fabbro”, Ezra Pound. L’incontro con Pound è innanzi tutto un incontro sul comune terreno del metodo mitico – tecnica stilistica che consiste nel non seguire più una logica sequenziale nella progressione narrativa, ma nel mettere in relazione passato, presente e futuro, realtà e mito, con l’intento di creare un significato a livello intertestuale. Pound lo avvicina alla poesia provenzale e stilnovistica, ma il suo contributo più grande alla produzione di Eliot lo diede offrendosi come revisore della “Waste Land”, attuando quella che egli stesso definì come “Caesarean Operation” [Operazione Cesarea]: tagliando delle parti e inserendo importanti suggerimenti. Negli anni seguenti conosce Vivien Haigh – Wood, che sposerà solo due mesi dopo, termina la tesi di dottorato in filosofia e si impiega presso la Lloyds Bank. Nel 1917 pubblica i saggi “Tradition and the individual talent” e “Hamlet”.
Nel 1922 viene pubblicato
“The Waste Land” sul primo numero di “The Critierion”, un bimestrale diretto dallo stesso Eliot dal 1992 al 1939. Gli anni successivi la sua produzione letteraria sarà ricchissima: pubblica il volume “Poems 1909-1925”, contenente “Prufrock”, “The Waste Land”, “The Hallow Man”. Nel 1930 esce alle stampe il poemetto “Ash-Wednesday”, sei anni dopo pubblica “Collected poems 1909-1935”.
Nel 1943 pubblica “Four Quartets”. Lucido interprete della sua epoca, Eliot ricevette nel 1948 Premio Nobel “per il suo eccezionale pioneristico contributo alla poesia contemporanea” – “for his poutstanding pioneer contribution to present-day poetry”. Nello stesso anno ottenne l’onorificenza al merito, diventando membro dell’Ordine al Merito al Regno Unito. Nel 1954 ricevette il premio Goethe. Nel 1958 a Roma riceve la laurea ad honorem della Facoltà di Lettere. Nel 1964 ottenne la medaglia Presidenziale della Libertà. L’anno successivo muore a Kensington Court Gardens. Le sue opere sono edite in Italia da grandi case editrici, come la Bompiani e la Rizzoli.
Il 6 marzo 1950, il TIME gli assegnò la copertina,
nell’articolo del settimanale, Eliot veniva descritto come poeta brillante, un uomo del suo tempo, innovatore di un nuovo modo di fare poesia, ammirato per la sua critica alla realtà contemporanea. Tuttavia, dal punto di vista umano, del suo lato privato, si conosce ben poco di certo. Egli per esempio viene tacciato di essere misogino, omosessuale per la sua vicinanza al circolo Bloomsbury, ma anche razzista, fascista e antisemita, sebbene sia vero che Eliot simpatizzasse per la destra, non vi sono prove che confermino queste accuse. Sebbene sia stato ritrovata una grande mole di corrispondenza privata, della vita privata di Eliot conosciamo molto poco, infatti non è mai esistito un biografo ufficiale. Dopo la morte del poeta, Hugh Haughton, docente di letteratura alla York University, fu incaricato di collaborare con la Valerie Eliot (seconda moglie del poeta) per redigere un volume che contenesse le sue lettere.
T. S. Eliot – Oggi
Nel 2015 a Firenze si è tenuta una mostra del nome “Terra Guasta: T.S. Eliot e la street art”, in onore del 50 esimo anniversario della morte del poeta. Tramite lo spazio pubblico cittadino, la strada, si è voluto portare l’arte e il pensiero critico a tutti, così come fa l’arte di strada. Eliot fu il fondatore del modernismo, diede grandi contributi alla poesia contemporanea, la quale fu apprezzata dalla critica. Il poeta Eugenio Montale ammira molto la poesia di Eliot sia per la musicalità dei versi, sia per la novità musicale nella poesia americana. Montale stesso afferma che “la lettura di una poesia fatta dal suo stesso autore è il solo autentico modo di metterla in musica” (Lisa T. 2007:130).
Tuttavia, Montale critica il fatto che l’emozione del poeta
è sempre celata, emozione che non è mai confessata direttamente, infatti Eliot non scrive mai in prima persona. Interessante è il riferimento che il saggista Massimo Bacigalupo fa circa la musicalità della poesia di Eliot, il quale scrive “la poesia di Eliot, più che infernale, è purgatoriale, l’anima vive sempre in un’agonia salvifica, non conosce pace, se non nella musica del verso”. A 130 anni dalla sua nascita, non si può fare altro che celebrare la grandezza del poeta, magari iniziando a leggere le sue poesie, perché come lo stesso Eliot disse nel suo saggio “The use of poetry and the use of criticism”: “impariamo che cosa è la poesia, leggendola”.
Articolo scritto da,
Francesca Marchetti
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